PALE BLUE DOT Andrea BRUNELLO

PALE BLUE DOT Andrea BRUNELLO

Sabato 3 dicembre 2016 – ore 21:00

Il Lato Umano della Scienza
Vista da lontano la nostra Terra è un piccolo pallido pallino azzurro nel nero del cosmo…
Pallido Pallino Blu
PALE BLUE DOT
Una rivoluzione ci salverà. Vero?

Uno spettacolo della Compagnia Arditodesìo > Progetto Jet Propulsion Theatre
Testo di Andrea Brunello con il contributo di Christian Di Domenico
Con Andrea Brunello
Regia di Christian Di Domenico
Musiche composte ed eseguite da Enrico Merlin

Guarda ancora quel puntino,quello è qui. Quello è casa. Quello siamo noi. Su di esso tutti
quelli che ami, tutti quelli che conosci, tutti quelli di cui hai sentito parlare, tutti gli esseri
umani che sono mai esistiti, hanno vissuto la loro vita. L’insieme di tutte la nostre gioie e
sofferenze, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, ogni cacciatore e
raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e ogni
poveraccio, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, ogni bambino pieno di
speranza, ogni inventore ed esploratore, ogni maestro di valori morali, ogni politico corrotto,
ogni superstar e ogni leader supremo, ogni santo e ogni peccatore nella storia della nostra
specie ha vissuto li – su un granello di polvere sospeso su un raggio di sole. | Carl Sagan,
Pale Blue Dot
Una incredibile storia di disperazione, meraviglia, bellezza e lucida speranza. Il destino
della sonda Voyager 1 si mescola con quella del suo creatore dalle tendenze suicide, quelle
di suo figlio sognatore e quelle del Pianeta Terra e del suo amico robot, compagno di
giochi e di filosofie. Mentre il satellite artificiale si allontana dal sistema solare, tutto cade in
prospettiva, diventa dolorosamente chiaro che il no stro Pallido Puntino Blu, la Terra, è
l’astronave spaziale più preziosa e va protetta senza esitazione e senza compromessi.
Noi, gli umani molto intelligenti che per decine di migliaia di anni siamo stati cacciatori e
raccoglitori nomadi e solo negli ultimi istanti del nostro tempo siamo diventati coltivatori e
allevatori, abbiamo cambiato profondamente il nostro pianeta. Adesso affrontiamo un
disastro ambientale di dimensioni globali, e noi ne siamo la causa. Eppure sembra che non
abbiamo gli strumenti mentali per capire il rischio in cui ci troviamo. Perché non riusciamo
a correggere il tiro? Forse non siamo “ingegnerizzati” per farlo? Forse non siamo così
intelligenti? Abbiamo creato delle meraviglie, abbiamo inviato navicelle spaziali verso altri
sistemi solari eppure non riusciamo a gestire il più distruttivo dei problemi che la nostra
specie ha mai dovuto affrontare. Quale sarà il nostro destino?

UNA RIFLESSIONE
Pale B lue Dot – Pallido Pallino Blu è un modo affettuoso di chiamare il nostro Pianeta
Terra. Pale Blue Dot è uno spettacolo che affronta il tema di una rivoluzione ormai
necessaria ma oggettivamente complicatissima, cioè quella che deve portare il genere
umano verso uno stato di sostenibilità, allontanandolo dal baratro del collasso sociale e
ambientale.
Questo progetto nasce dall’esigenza potentissima di trattare quello che è oggettivamente il
tema più importante di questa nostra epoca e di farlo con la massima competenza
scientifica: l’ambiente, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità,
l’acidificazione degli oceani in concomitanza con la profonda crisi sociale e
umanitaria alla quale assistiamo regolarmente, e a cui spesso partecipiamo. La
recentissima enciclica di Papa Francesco, Laudato Sì, è la prova ulteriore che la tutela
ambientale è ormai sempre meno un problema tecnico-scientifico e sempre di più una
questi one politica, sociologica ed economica.
La scienza da molti anni ci avverte che è in atto una profonda trasformazione ambientale
della nostra biosfera e che il Pianeta potrebbe non essere in grado di sopravvivere ai
cambiamenti che in pochi decenni gli stiamo imponendo. Le emissioni di CO2
nell’atmosfera sono in continua crescita e di conseguenza la concentrazione di CO2
nell’atmosfera continua a salire e ha abbondantemente superato i 400 ppm, la
concentrazione più alta da molti milioni di anni.
Allo stesso tempo però esistono delle forze enormi che si oppongono a qualsiasi
tentativo di soluzione: forze politiche, forze economiche, filosofiche e religiose (negli U.S.A.
Questo è drammaticamente chiaro nel dibattito fra repubblicani e democratici). Negli anni
abbiamo visto tentativi spesso maldestri e controproducenti da parte di gruppi
ambientalisti come Greenpeace di sollevare la questione ambientale a livello globale. Il
risultato è stat o quello di dare il senso che chi è a favore di una tutela ambientale sia
necessariamente un estremista, un fanatico di estrema sinistra e a volte anche un terrorista!
Altri gruppi come il WWF hanno invece scelto una strada molto meno radicale, più
moderata ed accomodante. Il risultato è che nemmeno loro hanno ottenuto risultati
importanti e duraturi. Lo stesso Alexander Langer, uomo di raffinata intelligenza, politico di
razza e anima dei “Verdi” sia in Italia che in Europa ha purtroppo fallito il suo obiettivo di
portare la società civile verso una “conversione ecologica”.
Gli sviluppi più recenti come l’enciclica papale, i libri e i molti articoli che si stanno
moltiplicando nei giornali, nei blog e nei social media del mondo stanno però indicando
che è in atto una trasformazione nell’opinione pubblica. Questa è una trasformazione alla
quale i politici e le corporazioni multinazionali dovranno prestare attenzione in un futuro
o rmai prossimo. Siamo forse agli albori di una vera trasformazione ambientalista?
Se anche così fosse c’è un problema molto stringente: i tempi sono veramente stretti.
L’economia mondiale è basata sul consumo di combustibili fossili e sul modello
capitalista e neoliberista. Una conversione ecologica deve necessariamente prevedere
una trasformazione su tutti questi fronti ma l’inerzia al cambiamento è enorme. La soluzione
arriverà ma ci vorranno cento, duecento anni e – secondo la stragrande maggioranza degli
scienziati – non abbiamo tutto questo tempo. Come fare allora per proteggere questo
nostro Pallido Pallino Blu e noi con esso? La risposta esiste ma, come dice il Premio
Nobel ed ex vice presidente USA Al Gore, si tratta di una “verità scomoda”: per molti versi
il genere umano deve spingersi verso una società nuova che operi attraverso sensibilità
e modelli diversi da quelli che ci hanno portato a questa difficilissima situazione.
In Pale Blue Dot – Pallido Pallino Blu ci impegniamo a dare il nostro contributo per quella che è,
a nostro parere, la più grande Utopia di questo nuovo millennio.

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